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Positivi i dati di bilancio approvati dal Consiglio di Amministrazione della Cremonini S.p.A.


Ricavi consolidati a 2.544 miliardi di lire nel 1999 (+26%). Utile netto in crescita del 23,3%. Proposta la distribuzione di un dividendo lordo di 110 lire per azione (0,057 Euro).

Il Gruppo Cremonini - primario operatore europeo nel settore alimentare - ha chiuso positivamente l'esercizio 1999, con ricavi totali consolidati pari a 2.544 miliardi di lire (circa 1,314 miliardi di Euro), in crescita del 26% rispetto ai 2.019 miliardi del 1998 (circa 1,043 miliardi di Euro).

L'utile netto consolidato è stato pari a 30 miliardi di lire (15,49 milioni di Euro), in crescita del 23,3% rispetto ai 24,3 miliardi (12,54 milioni di Euro) del 1998.

Questi, in sintesi, i dati del Bilancio dell'esercizio 1999 approvati a Castelvetro di Modena dal Consiglio di Amministrazione di Cremonini S.p.A., che verranno sottoposti all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, convocata per il 29 aprile prossimo presso la sede sociale.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato la proposta di distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di 110 lire per azione (0,057 Euro), e relativo pagamento in data 25 maggio (con stacco a far data 22 maggio).

Tale dividendo corrisponde ad un pay-out ratio di circa il 50% dell'utile netto consolidato.

A livello di gestione caratteristica, il risultato è stato positivo per 53 miliardi di lire (27,37 milioni di Euro), con un incremento del 32,5% rispetto al 1998. Il margine operativo lordo consolidato ha fatto registrare una crescita del 5,4%, passando da 185 miliardi di lire del 1998 (95,54 milioni di Euro) a 195 miliardi (100,71 milioni di Euro) nel 1999.

Il risultato operativo consolidato è passato invece dai 113 miliardi di lire del 1998 (58,36 milioni di Euro) ai 101 miliardi (52,16 milioni di Euro) del 1999, principalmente a causa degli ammortamenti relativi agli investimenti dell'impianto produttivo di Ospedaletto Lodigiano, mentre l'utile ante-imposte consolidato è cresciuto del 67,7%, passando da 47 miliardi (24,27 milioni di Euro) a 79 miliardi (40,8 milioni di Euro) nel 1999.

Anche il cash-flow operativo consolidato ha registrato un andamento positivo, crescendo del 28% da 97 miliardi di lire (50,1 milioni di Euro) a 124 miliardi (64,04 milioni di Euro). Positivi anche i risultati della capogruppo Cremonini S.p.A. che ha realizzato ricavi per 703 miliardi di lire (363,07 milioni di Euro) ed un utile netto di 24,2 miliardi (12,5 milioni di Euro)*.

L'incremento dei ricavi totali è stato realizzato grazie alla crescita delle singole aree di attività del Gruppo Cremonini: l'area della produzione è cresciuta nel 1999 del 36%, portandosi da 991 miliardi di lire (511,81 milioni di Euro) a 1.343 miliardi (circa 693,6 milioni di Euro) di ricavi, sia per crescita interna che in conseguenza dell'acquisizione della Guardamiglio S.p.A., avvenuta nel luglio 1999.

I ricavi nell'area della distribuzione, costituita dalla distribuzione alimentare al catering e dalla distribuzione door-to-door di prodotti surgelati e gelati, hanno fatto registrare un incremento del 20%, portandosi dagli 849 miliardi di lire (438,47 milioni di Euro) del 1998 ai 1.017 miliardi (525,24 milioni di Euro) del 1999.

I ricavi dell'area ristorazione, che nel corso del 2000 beneficerà di una forte accelerazione nel processo di internazionalizzazione, sono stati pari a 211 miliardi di lire (108,97 milioni di Euro), con una crescita del 9% rispetto al 1998. Le aree della distribuzione e della ristorazione rappresentano oggi circa il 50% dei ricavi totali del Gruppo e costituiscono il driver di sviluppo strategico a più elevato potenziale per il futuro del Gruppo Cremonini, sia a livello aziendale che di mercato.

Cremonini, con oltre 3.500 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business tra loro integrate: produzione, distribuzione e ristorazione.

Il Gruppo è leader assoluto in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne e nella distribuzione al catering; ha inoltre una presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la leadership in Italia nella ristorazione a bordo treni e nelle stazioni ferroviarie.


* A seguito della fusione per incorporazione della società Castelvetro S.p.A. (già Inalca S.p.A.), i dati del 1999 non sono confrontabili con il 1998

Modena, 29 Marzo 2000
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