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Ricavi totali consolidati semestrale a 1.234 miliardi di Lire

Il 2° trimestre torna a far registrare un utile ante imposte positivo per 4,1 miliardi di lire, dopo la crisi BSE dei primi 3 mesi.
Continua la crescita del Gruppo nelle aree di business della ristorazione e della distribuzione al foodservice che rappresentano il 60% circa del fatturato complessivo.

Il Gruppo Cremonini – primario operatore europeo nel settore alimentare – ha chiuso il primo semestre 2001 ottenendo ricavi consolidati per 1.234 miliardi di lire (637,4 milioni di Euro) in lieve flessione rispetto ai 1.275 miliardi di lire (658,6 milioni di Euro) del 1° semestre 2000.

Tale diminuzione, conseguita integralmente nel primo trimestre, è imputabile alla crisi BSE che, fino al mese di marzo, ha penalizzato il comparto produzione carni. Il fatturato del secondo trimestre si è invece attestato sui medesimi livelli dello stesso periodo dell’anno precedente.

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 66 miliardi di lire (34,1 milioni di Euro), rispetto agli 80 miliardi di lire (41,6 milioni di Euro) del primo semestre 2000; il risultato operativo consolidato è stato di 20 miliardi di lire (10,4 milioni di Euro) contro i 36 miliardi di lire (18,8 milioni di Euro) dell’esercizio precedente.

Il risultato ante imposte del Gruppo è stato negativo per 22,9 miliardi di lire (11,8 milioni di Euro), rispetto all’utile di 8,3 miliardi di lire (4,3 milioni di Euro) dei primi 6 mesi del 2000. I principali indicatori economici del semestre sono stati penalizzati dal fenomeno Bse i cui effetti si sono però manifestati interamente nel 1° trimestre 2001; a partire dal 2° trimestre, infatti, si è registrato un recupero generalizzato della redditività, che si è attestata nuovamente sui livelli dell’esercizio precedente.

In particolare, nel 2° trimestre il risultato ante imposte consolidato è stato positivo e pari a 4,1 miliardi di lire (2,1 milioni di Euro), il margine operativo lordo consolidato è stato di 47,1 miliardi di lire (24,3 milioni di Euro) e il risultato operativo consolidato pari a 24,5 miliardi di lire (12,7 milioni di Euro).

A livello semestrale, tra le aree di attività del Gruppo, i ricavi del settore della ristorazione sono passati dai 104 miliardi di lire ( 53,7 milioni di Euro) del 2000 ai 166 miliardi di lire (85,5 milioni di Euro) del 2001, pari al 13% del fatturato complessivo, facendo registrare un incremento del 59%.

Nel 1° semestre 2001, il settore della distribuzione al foodservice ha realizzato ricavi per 559 miliardi di lire (288,6 milioni di Euro), pari al 45% del fatturato complessivo del Gruppo, in crescita di oltre il 10% rispetto ai 506 miliardi di lire ( 261,4 milioni di Euro) del 2000.

I settori della distribuzione al foodservice e della ristorazione rappresentano oggi circa il 60% del fatturato complessivo del Gruppo coerentemente con i piani strategici di sviluppo aziendale.

Il settore della produzione ha invece registrato una flessione dei ricavi del 22% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. I ricavi si sono attestati infatti a 531 miliardi di lire (274,4 milioni di Euro), pari al 41% del fatturato complessivo, rispetto ai 683 miliardi di lire (352,7 milioni di Euro) del primo semestre 2000.

Questi, in sintesi, i principali dati contenuti nella relazione semestrale al 30/06/2001, che il Consiglio di Amministrazione di Cremonini S.p.A. ha approvato oggi a Castelvetro di Modena.

Cremonini, con oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business: produzione, distribuzione al foodservice e ristorazione.

Il Gruppo, con ricavi totali per 2.689 miliardi di lire (1.388,7 milioni di Euro) nel 2000, è leader assoluto in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne e nella commercializzazione / distribuzione al foodservice di prodotti alimentari ed ha, inoltre, una presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la leadership in Italia nella ristorazione a bordo treni e nelle stazioni ferroviarie.

Castelvetro di Modena, 13 settembre 2001
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