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Il C.d.A. propone la distribuzione di un dividendo lordo di 45 lire per azione (0,023 Euro).

La decisione è motivata dall’aspettativa di superamento della crisi contingente del settore carni e dal positivo andamento dei business della distribuzione e della ristorazione.

Nel 2000 ricavi consolidati a 2.689 miliardi di lire (+5,7 % rispetto al ’99) e risultato netto negativo per 19 miliardi.

Il Consiglio di Amministrazione di Cremonini S.p.A. ha approvato oggi a Castelvetro di Modena i dati del Bilancio dell’esercizio 2000 che verranno sottoposti all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 28 aprile prossimo presso la sede sociale.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre agli azionisti la distribuzione di un dividendo lordo di 45 lire per azione (0,023 Euro) e il relativo pagamento in data 24/5/2001 (con stacco cedola a far data 21/5/2001). La distribuzione di tale dividendo sarà possibile grazie all’impiego della Riserva Utili Indivisi dell’esercizio 1999.

Tale decisione è motivata, oltre che dalla crescita costante dei business della distribuzione e della ristorazione che già oggi rappresentano il 50% delle attività del Gruppo, dall’aspettativa che la crisi contingente del settore carni bovine, legata al fenomeno BSE in Europa, si tradurrà a breve in una opportunità con prevedibili effetti positivi in termini di incremento di quote di mercato per le aziende del Gruppo.

I provvedimenti legislativi già adottati e quelli in corso di emanazione, infatti, premieranno le aziende industriali strutturalmente e tecnologicamente attrezzate per poter garantire l’adozione ed il rispetto delle predette normative.

Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha valutato positivamente le tempestive azioni di riduzione dei costi intraprese dall’azienda nel settore carni bovine per far fronte all’emergenza BSE, consistenti principalmente nella specializzazione delle unità produttive.

Il Gruppo Cremonini ha chiuso l’esercizio 2000 con ricavi totali consolidati pari a 2.689 miliardi di lire (1.388,7 milioni di Euro) in crescita del 5,7% rispetto ai 2.544 miliardi di lire del 1999 (1.314 milioni di Euro).

Nonostante il contesto negativo del mercato, il Gruppo ha limitato la perdita netta a 19 miliardi di lire (9,9 milioni di Euro) nel 2000 rispetto all’utile netto di 30 miliardi di lire (15,5 milioni di Euro) del 1999.

L’andamento del settore carni bovine, comunque, ha influenzato tutti i principali indicatori economici del Gruppo.

Il margine operativo lordo consolidato è stato, infatti, di 128 miliardi di lire (66,1 milioni di Euro) rispetto ai 195 miliardi di lire (100,7 milioni di Euro) del 1999.

Il risultato operativo consolidato nel 2000 è stato pari a 40 miliardi di lire (20,6 milioni di Euro) rispetto ai 101 miliardi di lire (52,3 milioni di Euro) del 1999.

L’incremento dei ricavi totali è stato realizzato grazie alla crescita delle singole aree di attività del Gruppo Cremonini: i ricavi della ristorazione sono stati pari a 286 miliardi di lire (147,5 milioni di Euro), con una crescita del 35% rispetto ai 211 miliardi di lire (109,2 milioni di Euro) del 1999.

I ricavi nell’area della distribuzione (distribuzione foodservice e door-to-door di prodotti surgelati e gelati) hanno fatto registrare un incremento del 4,3% portandosi a 1.061 miliardi di lire (547,7 milioni di Euro) nel 2000 contro i 1.017 miliardi di lire (525,4 milioni di Euro) del 1999.

I ricavi della produzione si sono attestati a 1.381 miliardi di lire (circa 713,1 milioni di Euro) nel 2000 rispetto ai 1.344 miliardi di lire (694 milioni di Euro) del 1999, con un incremento del 2,7%

La capogruppo Cremonini S.p.A. ha realizzato ricavi per 225 miliardi di lire (115,9 milioni di Euro) ed una perdita netta di 25,2 miliardi di lire (13 milioni di Euro).

Cremonini, con 4.361 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business tra loro integrate: produzione, distribuzione e ristorazione.

Il Gruppo, leader assoluto in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne e nella distribuzione foodservice, ha, inoltre, una presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la leadership in Italia nella ristorazione a bordo treni e nelle stazioni ferroviarie.

Castelvetro di Modena, 28 marzo 2001
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